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[Lettera della Pace: 102] 15 novembre (sabato) Ora del Giappone: Sera Un Giorno per Contemplare il Mondo con gli Occhi Divini

A tutti i partecipanti,

Grazie mille per partecipare sempre.

Vi inviamo il programma speciale per la sera di sabato (ora del Giappone).

Poiché il contenuto è lungo, lo inviamo come file PDF.

Se siete interessati, vi preghiamo di controllare il contenuto nel file PDF e di unirvi a noi. .

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Nome del Programma

[Un Giorno per Contemplare il Mondo con gli Occhi Divini]

Giorno e Ora

Sabato, 15 novembre
Ora del Giappone (JST): 8:58 PM
Ora Standard dell’Est (EST): 6:58 AM
Ora di Argentina/Uruguay: 8:58 AM
Ora dell’Europa Centrale (CET): 12:58 PM

PDF (Contenuto)

251115-Sab_Un-Giorno-per-Contemplare-il-Mondo-con-gli-Occhi-Divini_Programma-Dettagliato.pdf
https://zoom.vg.peace51.net/download/24673/?tmstv=1760623746

URL di Zoom

https://us02web.zoom.us/j/6980729270?pwd=nW9HgFrjw71kpe38gTNS-rdtnvZ3Rw.1

Quando si aprono gli Occhi Divini — L’evoluzione della coscienza e il terreno fertile della gratitudine —

Gli Occhi Divini — Evoluzione, approfondimento e divinizzazione della coscienza

Negli ultimi anni usiamo spesso i termini “Occhi Divini” e “Prospettiva Divina”. Analizzando il significato di queste parole, scopriamo che si riferiscono alla “coscienza dell’illuminazione” o alla “consapevolezza dell’unità tra il Sé Divino e il sé umano”. Da un’altra prospettiva, queste espressioni rappresentano anche la coscienza di Rojintsu—la più alta delle Sei Poteri Divini.

Da ciò emerge un filo conduttore comune: gli Occhi Divini non si riferiscono a una trasformazione degli occhi fisici (gli organi della vista), ma piuttosto all’evoluzione, all’approfondimento e alla divinizzazione dell’intera coscienza.

Mentre aspiriamo al Risveglio Divino e ci perfezioniamo ed eleviamo, la guida degli Spiriti Guardiani porta a un’ascensione dei cinque e dei sei sensi. In quella fase, tutte le sensazioni si integrano e la sfera vibratoria del vedere, dell’udire e del toccare si espande.

Così, quando percepiamo un individuo, un gruppo o l’intera umanità—quando percepiamo un oggetto o un evento—non si tratta più di un semplice atto del vedere, ma di un atto di osservare nella sua interezza, con profondità e consapevolezza multidimensionale.

In questo senso, gli “Occhi Divini” e la “Prospettiva Divina” rappresentano il processo attraverso il quale la nostra coscienza ritorna alla vibrazione primordiale della vita stessa—il processo mediante il quale si sviluppa il settimo senso, integrando il sesto.

Trasformazione attraverso una vita di gratitudine pura

Per noi, popolo della Terra, sviluppare e incarnare gli “Occhi Divini” e la “Prospettiva Divina” come nostra consapevolezza abituale richiede prima una riscrittura fondamentale e una completa restaurazione del nostro riconoscimento del sé.

Ciò significa rendersi conto che: “Io non sono altro che Dio stesso, e nulla al di fuori di Lui. Pertanto, tutto esiste all’interno della Coscienza Divina in me; nulla esiste al di fuori di essa.” Tale realizzazione porta l’elevazione della nostra coscienza nella sfera vibratoria della Divinità.

Per raggiungere questo stato, dobbiamo praticare costantemente il vivere ogni momento di ogni giorno con un cuore di preghiera, il cuore di Dio e la coscienza dell’universo.

Ci sono molti metodi concreti, ma il modo più semplice per le persone moderne è collegare una respirazione rilassata al sentimento di gratitudine, coltivando l’abitudine di provare gratitudine immediata verso ogni persona e circostanza. Con questa pratica, continuiamo a esprimere gratitudine giorno e notte.

Quando ci dedichiamo con tutto il cuore alla pratica della gratitudine, ogni pensiero, parola e azione—momento dopo momento, ventiquattro ore al giorno—si trasformerà naturalmente in espressioni radicate nella gratitudine. Il terreno del nostro cuore diventerà così un suolo fertile di gratitudine pura.

Se continuiamo questa pratica con sincerità, ovunque scaviamo nel terreno del nostro cuore troveremo naturalmente solo gratitudine—“Quanto sono benedetto”, “Esiste solo la gratitudine.” Quando il terreno del nostro cuore si trasforma in gratitudine stessa, diventiamo capaci di incarnare e manifestare liberamente ogni qualità divina—amore, perdono, riconoscimento della sacralità, trascendenza delle limitazioni del sé e uso creativo del potere infinito.

La pratica di vivere come un ponte tra il Cielo e la Terra

Per ottenere questo, dobbiamo impegnarci fermamente per un certo periodo—almeno tre settimane—a praticare l’astenersi da qualsiasi pensiero che non sia di gratitudine. Durante questo periodo, è particolarmente efficace stabilire l’intento interiore: “Quando provo gratitudine, il mio respiro diventa calmo e ritmico.” (Il periodo necessario può variare da persona a persona.)

Le cellule del nostro corpo fisico sono compagne nella vita della nostra coscienza. Il leader di tutte queste cellule è la nostra stessa coscienza, inclusa la mente subconscia. Quando la nostra coscienza le guida dolcemente—“Voi siete esseri divini, e così dovete agire in tali momenti”—le cellule rispondono di conseguenza.

Così, il battito cardiaco rimane sui 70 al minuto, il sistema nervoso parasimpatico diventa dominante, le onde cerebrali restano almeno nella gamma alfa, e possiamo vivere una vita di gratitudine pura con corpo e mente rilassati, in uno stato naturale e senza sforzo.

Esiste un’espressione: “l’evoluzione della coscienza.” Per stabilire un mondo perfettamente armonioso sulla Terra, l’evoluzione della coscienza umana è essenziale. In realtà, è tutto. Tutto il resto si trasformerà naturalmente, trascinato dall’evoluzione della coscienza.

In questo senso, per vivere con la Coscienza Divina e fare nostri gli “Occhi Divini” e la “Prospettiva Divina”, aspiriamo, da quest’anno al prossimo, a diventare tutti portatori della coscienza del Mondo Divino—con la testa nel regno divino e i piedi sulla Terra fisica—vivendo insieme come coloro che uniscono il Cielo e la Terra.

Il sabato sera continueremo a creare uno spazio in cui tutti i partecipanti contemplino la Terra con la coscienza di Rojintsu—la consapevolezza che vede tutto poggiare sul palmo della mano—e irradino luce al mondo.